Ozonoterapia sotto guida TC
L’ozonoterapia, indicata nel trattamento di ernie lombo-sacrali e/o cervicali consiste in iniezioni di una miscela di ossigeno ed ozono nei muscoli avvolgenti la vertebra erniata.
Il ciclo terapico consiste di 4-6 sedute (1 alla settimana). L’azione terapica riduce l’ernia vertebrale per “prosciugamento” e riduce l’infiammazione, soprattutto a livello dei nervi, causa spesso di forti dolori (nel caso di ernia cervicale il dolore si manifesta al livello di una delle due braccia).
L’ozonoterapia, utilizzando una molecola naturale, priva di proteine, non può dare fenomeni di ipersensibilità e di allergia al contrario dei farmaci. Non ha controindicazioni e per la cura dell’ernia del disco e dell’artrosi cervicale è una tecnica poco dolorosa.
L’infiltrazione viene effettuata iniettando 10cc di miscela gassosa O2-O3 a 20 microgrammi/ml per lato. Il punto di infiltrazione viene individuato attraverso alcune scansioni TAC in corrispondenza dello spazio interessato dove si trova l’ernia discale.
I meccanismi d’azione dell’ozono (O3) sono diversi a seconda delle modalità con le quali viene utilizzato. Il principale utilizzo dell’ozono per il trattamento del dolore vertebrale consiste nell’introduzione dello stesso per via intramuscolare mediante una siringa nella zona del dolore.
L’ozono medicale si utilizza per le sue proprietà antisettiche e per l’ossigenazione che provoca nei tessuti periferici; nel trattamento del dolore vertebrale alle sue azioni classiche sopra citate viene aggiunto il suo elevato potere antinfiammatorio decongestionante ed analgesico. L’azione dell’ozono è dovuta al suo potere ossidante che quando agisce sui doppi legami del carbonio negli acidi grassi insaturi provoca la formazione di perossidi.
Nel trattamento del dolore vertebrale questo provoca 2 importanti azioni: miglioramento dell’ossigenazione e della circolazione locale; azione antinfiammatoria ed analgesica locale.
Nel caso dell’introduzione dell’ozono sotto controllo radiografico o TC per il trattamento del conflitto radicolare (sciatalgia, dolore al braccio) il meccanismo d’azione proposto è diverso; si pensa infatti che l’azione dell’ozono in questi casi sia determinata dal suo potere ossidante; infatti una volta introdotto nel disco intervertebrale permette la liberazione d’acqua dai mucopolisaccaridi presenti nello stesso; la riduzione della concentrazione d’acqua determina quindi una diminuzione della pressione intradiscale ed una conseguente riduzione della compressione del disco sulla radice nervosa.
Il tipo di trattamento deve essere scelto dopo una visita del paziente ed una accurata valutazione degli esami radiologici dallo stesso praticati.
Il trattamento con l’ozono su pazienti selezionati presenta una alta percentuale di successo (dal 75% al 90% in casistiche differenti). Inoltre poiché molti pazienti presentano un risultato negativo all’intervento chirurgico (soprattutto quando non vengono rispettate le principali indicazioni per procedere allo stesso, sciatalgia paralizzante, ernia del disco espulsa) e visto che il 90% delle lombalgie-sciatalgie regrediscono con terapie conservative entro i 4 mesi, la terapia con l’ozono può essere considerata come una alternativa di trattamento. Questo concetto risulta ancora più valido se si tiene conto che è una metodica di facile attuazione e senza complicazioni.
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