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Ginecologia – Punto Rosa

Cura della donna

Informazioni generali

PUNTO ROSA ( Salute della donna), Con il “Punto Rosa”  la Multimedica Trapanese s.r.l. avvia un programma interamente dedicato al mondo femminile e quindi anche alla salute e al benessere della coppia, di fatto o coniugata, di ogni fascia di età e socialità.

Si è sentita infatti la necessità , già emergente in varie parti del mondo più progredito, di venire incontro alle esigenze specifiche della donna, avvalendosi della collaborazione di uno specialista ginecologo, Dott. Domenico Gullo, Medico a Palermo, specialista in Ginecologia ed esperto in salute della Donna e di genere specifica dalla pubertà alla menopausa e oltre, medicina della riproduzione di coppia con eventuali tecniche di riproduzione medicalmente assistita (PMA di qualsiasi livello diagnostico – terapeutico consentito) per poter attuare per poter attuare i seguenti progetti percorsi personalizzati e su misura : “Presso il “Punto Rosa” è possibile richiedere le seguenti tipologie di prestazioni dedicate e personalizzate.”

Si eseguono:

  • CONSULENZA OLISTICA PREVENTIVA ATTRAVERSO ESAME CLINICO GINECOLOGICO
  • VISITA GINECOLOGICA SUPPORTATA DA ECOGRAFIA PELVICA ADDOMINALE O TRANS VAGINALE
  • VALUTAZIONE BASE: VISITA GINECOLOGICA + ECOGRAFIA + IMPLEMENTATO DA UN PRELIEVO CITOLOGICO PER PAP TEST +/- HPV TEST.
  •  VALUTAZIONE STANDARD: VISITA GINECOLOGICA + ECOGRAFIA + PRELIEVO PAP TEST E DA UNA VALUTAZIONE CLINICO STRUMENTALE, SE NECESSARIA , ECOGRAFICA E/O MAMMOGRAFICA)+ MAMMOGRAFIA

Nelle utenti con riduzione della funzione ovarica prematura, precoce o fisiologica peri e post-menopausale – climaterica di qualsiasi origine causale, viene proposto il  “Pacchetto menopausa”: Visita ginecologica + ecografia + prelievo pap test + mammografia + si potrà offrire una valutazione della mineralizzazione-densità ossea densitometria ossea (MOC – Dexa) su doppio sito osseo cui seguirà un counselling adeguato, aggiornato e personalizzato per il prosieguo della propria vitada vivere in salute, ovvero per vivere e non sopravvivere.

Chiama il 0923 27 11 3 | Email info@multimedicatrapanese.it

Servizi dell'ambulatorio

A scopo informativo si ricorda che Il pap-test o esame colpocitologico cervico – vaginale è un esame test di diagnostica preventiva oncologica semplice e non doloroso che può salvare la vita di una donna, prevenendo il cancro del collo dell’utero.

Come viene svolto?
Si esegue prelevando con una spatolina alcune cellule del collo uterino che vengono strisciate su un vetrino (e per questo motivo il pap-test viene anche chiamato “striscio”) e poi esaminate al microscopio da un citologo – o Patologo dopo la colorazione.

Quali sono i vantaggi?
Il pap test può permettere in seconda istanza permette di evidenziare le infezioni e le infiammazioni vaginali, ma , come già detto, anche le cellule anormali che negli anni successivi potrebbero trasformarsi in cellule tumorali. Pertanto diagnosticando precocemente le lesioni in fase pre-neoplastica è possibile attuare tempestivi interventi che impediscono il passaggio alla fase successiva pre- neoplastica o francamente tumorale.

Quando effettuarlo?
Le linee guida internazionali consigliano di sottoporsi al pap-test a partire dai 18-20 anni (o prima se si hanno rapporti sessuali in caso di attività sessuale) circa una volta l’anno e continuando anche in menopausa e quasi senza limiti di età. L’affidabilità e precisione del PAP- Test è amplificata se associata, al bisogno, al Test per la ricerca dell’HPV cervico vaginale.

Per maggiori informazioni mettiti in contatto con il nostro centralino

La causa prevalente del tumore del collo dell’utero è il Papillomavirus umano (HPV), responsabile di oltre il 90% dei casi. La famiglia HPV è costituita da circa 100 tipi diversi. tra i quali conosciamo tipi potenzialmente ad alto rischio oncogeno (HPV 16,18,45,56) e tipi a basso rischio (HPV 6,11,42,43,44,54).
Il test per la ricerca e tipizzazione di DNA virale (HPV-DNA test), consiste nel prelievo dal collo dell’utero, come per un normale pap-test, di un campione di cellule che viene immerso in un liquido per essere trasportato in laboratorio dove verrà analizzato. Va eseguito in donne che hanno avuto un esito anormale al pap-test, ma può anche eseguirsi contestualmente ad esso per aumentare l’efficacia dello screening specie nei casi a rischio. L’HPV-DNA test mira a rilevare la presenza del virus e, soprattutto, di quei sierotipi ritenuti ad alto rischio per lo sviluppo del cancro del collo uterino.
Un HPV test positivo non significa necessariamente che una donna svilupperà tale patologia, anzi la possibilità è minima in quanto esiste l’autoeliminazione come in tutte le infezioni virali e non,, ma fornisce informazioni su potenziali rischi, specie in caso di persistenza virale, e consente al medico di effettuare controlli più accurati.
In compenso L’esito negativo è in grado di escludere con buona attendibilità la presenza di lesioni di alto grado di rischio superiore e pertanto offre alla paziente la serenità psicologica necessaria per affrontare più tranquillamente i periodici controlli.

La mammografia è l’esame radiologico della mammella eseguito attraverso un’apparecchiatura dedicata (mammografo) capace di evidenziare chiaramente ed in tutta la sua estensione la struttura della ghiandola mammaria per la ricerca di tumori, cisti ed altre patologie.

La mammografia quindi è l’esame fondamentale per lo studio della mammella, essendo superiore per affidabilità e ricchezza di informazioni ad ogni altra diagnostica strumentale.
La sua affidabilità diagnostica si aggira sul 90% ed aumenta fino al 95% se associata all’esame clinico.

Rischio da mammografia

Il rischio oncogeno legato all’ irradiazione mammaria su cui si è esagerato in passato, è praticamente inesistente con l’uso delle apparecchiature più moderne.

Anche per la stessa mammografia periodica di screening ripetuta per parecchi anni si è calcolato un rischio oncogeno assai limitato e certamente inferiore ai vantaggi ipotizzati in termini di diagnosi precoce.

Comunque, volendo ben chiarire il problema del rischio cancerogenetico da radiazioni ionizzanti, bisogna ricordare che esso è in relazione a:

  • Età della paziente: tutti gli studi epidemiologici hanno dimostrato una minore radiosensibilità della mammella dopo i 30 anni.
  • Entità della dose assorbita: attualmente le dosi necessarie per ottenere una buona mammografia sono circa 30 volte inferiori e quelle erogate nelle prime mammografie più di 30 anni fa.

Le dosi attuali medie sono di 0,125 Rad per radiogramma a metà spessore di una mammella compressa dello spessore di 5-6 cm (dose cute: 0,3 Rad per esposizione). In queste condizioni anche la dose di irradiazione alle ovaie è insignificante.

L’eventuale rischio da mammografia va correlato comunque con i benefici derivanti dall’applicazione della stessa, cioè con l’anticipo diagnostico e quindi la riduzione della mortalità.

Si può quindi concludere che oggi, con le moderne apparecchiature, una donna può sottoporsi a tutte le mammografie di cui ha bisogno senza timori, basti pensare che chi trascorre alcuni giorni in montagna assorbe una dose di radiazione naturali superiore a quella dovuta alla mammografia.

Tempo D’esame

La mammografia va eseguita possibilmente nella prima fase del ciclo mestruale, prima dell’ovulazione, prima cioè che l’accumulo di acqua nei tessuti mammari diventi tale da ridurre il già scarso contrasto naturale e quindi la capacità di percezione di piccoli particolari e la corretta analisi dei loro contorni.

Indicazioni dalla mammografia

Presenza di:

  • Nodulo
  • Addensamento
  • Retrazione cutanea
  • Deformazione della mammella
  • Ispessimento o arrossamenti localizzati
  • Deviazione del capezzolo
  • Mastodinia
  • Seni troppo densi o voluminosi e quindi clinicamente mal esplorabili
  • Presenza di linfonodi ascellari monolaterali patologici
  • Presenza di metastasi ossee di origine ignota

Da ricordare che non esiste l’urgenza in mammografia e soprattutto non costituiscono motivo d’urgenza:

  • la mastodinia (dolore e/o tensione mammaria), specie se premestruale
  • la MFC (mastopatia fibrocistica): circa il 50% delle donne in età fertile presentano il quadro clinico della MFC; numerosi studi autoptici su mammelle che in vita non presentavano segni clinici di malattia hanno evidenziato fino nel 90% dei casi quadri anatomo-patologici tipici della MFC.

Durante un esame mammografico vengono eseguiti due radiogrammi per lato (cranio-caudale ed obliqua-esterna) in modo da evidenziare chiaramente e in tutta la sua estensione la struttura della ghiandola mammaria.

In generale la mammografia non è indicata, a meno che non vi siano elementi clinici di sospetto, nelle donne molto giovani, fino ai 30 anni circa, perché:

  • la mammella risulta spesso radiologicamente densa e quindi mal analizzabile
  • per la maggiore radiosensibilità delle mammelle
  • perché l’incidenza statistica delle neoplasie maligne è estremamente bassa fino a tale età

In tali pazienti l’indagine di prima istanza deve essere l’ecografia e la mammografia deve essere successivamente riservata ai casi dubbi.

Cosa è?

La densitometria ossea è un esame diagnostico che devono eseguire tutte le donne in premenopausa o in menopausa, o con patologie metaboliche o da malassorbimento, quando, per la particolare situazione ormonale di carenza estrogenica, sono a rischio di osteoporosi o più comunemente di osteopenia.
Tale malattia inizia in modo subdolo (c.d.: ladra silenziosa), senza dare sintomi, almeno fino alla frattura e danno conclamato difficilmente recuperabile, ed è caratterizzata dalla riduzione del contenuto minerale delle ossa e dal deterioramento della loro microstruttura esponendo le donne ad un elevato rischio di subire fratture, anche per traumi di lieve entità con frequenti complicanze fortemente invalidanti e talvolta addirittura letali .

Strumentazione usata:
Fra i differenti tipi di strumentazione disponibili, la più utilizzata è attualmente la DEXA, che usa una bassissima dose di raggi X, ed esaminando la colonna lombare ed il femore permette una diagnosi precoce con la possibilità di attuare un’adeguata terapia atta ad evitare la progressione della malattia e le fratture.

Prevenzione:
Purtroppo il Sistema Sanitario Nazionale, nel campo della prevenzione, non fa molto per le donne. Infatti permette la ripetizione gratuita del pap test ogni tre anni e della mammografia ogni due anni, che sono intervalli di tempo non adeguati ad una efficace prevenzione.
Chi vuole eseguire tali esami con la giusta frequenza deve pagare il ticket o può non ricevere la prescrizione per il SSR,.
Inoltre bisogna tener conto delle lunghe file per la prenotazione, che i tempi di attesa per l’esecuzione degli esami sono molto lunghi, quasi sempre di molti mesi, e con il nuovo sistema di prenotazione spesso la donna deve raggiungere più volte strutture pubbliche della provincia, con aumento dei disagi e dei costi.

Per tale motivo il ”Punto Donna””Rosa” della Multimedica Trapanese mette a disposizione delle donne un “Pacchetto Opzione Prevenzione” che dà la possibilità di eseguire, con un unico accesso, la visita ginecologica e l’ecografia pelvica, il prelievo per il pap test e / o HPV test, la mammografia e/ ecografia mammaria bilaterale e, se necessaria, anche la densitometria ossea.

Con il “Punto Donna Rosa ” finalmente a Trapani e per tutta la nostra Regione un centro esclusivamente specificatamente dedicato all’universo femminile, con specifica attenzione personalizzata al delicato momento della menopausa ed a tutte implicazioni ad essa relative. La menopausa rappresenta un momento particolare della vita della donna, e non deve essere considerata una malattia, essendo bensi un evento fisiologico legato al termine dell’attività delle ovaie che non producono più follicoli ed estrogeni, ormoni sessuali portando di conseguenza al termine dell’età fertile e del ciclo mestruale . Una fase transizionale quindi post riproduttiva foriera, se ben affrontata e supportata, di un dolce e sereno passaggio in salute.

Quali sono i sintomi?
La menopausa ed il periodo che la precede è caratterizzata , molto spesso, da fastidiosi sintomi immediati precoci (vampate di calore, irritabilità, sbalzi d ‘umore, insonnia, aumento di peso, irregolarità mestruali, perdite ematiche intermestruali, metrorragie) e da sintomi intermedi e tardivi che si manifestano dopo qualche tempo, quali i disturbi urinari e le cistiti frequenti, la secchezza vaginale, i rapporti sessuali fastidiosi o o francamente dolorosi con le sue ripercussioni sul desiderio sessuale e sulla salute di coppia e l’insidiosa osteoporosi con il rischio di fratture e delle sue spesso gravi complicanze vitali.

Tutte queste problematiche potranno essere affrontate e risolte nel nostro “Punto Donna” (Rosa”, permettendo di affrontare con serenità i cambiamenti fisiologici del proprio corpo, evitando quei disturbi che talvolta possono rendere difficoltoso tale periodo, sia singolarmente ma anche per la coppia, e prevenendo le complicazioni complicanze attraverso un percorso di rispetto verso il nostro corpo e conseguentemente verso la nostra psiche (mens sana in corpore sano!) e viceversa.

Cosa è ?

E’ un esame ecografico dell’ apparato genitale femminile e della pelvi (utero, e ovaie, tube e annessi) eseguito con una piccola sonda ecografica introdotta, atraumaticamente, in vagina.

Quali sono i vantaggi?

Grazie alla vicinanza della sonda agli organi genitali interni, è possibile ottenere informazioni più dettagliate, rispetto alla via trans-addominale, e visualizzare strutture delle dimensioni dell’ordine del millimetro che non sarebbero altrimenti visibili per via trans-addominale, con il vantaggio che per questo esame non è necessario mantenere la vescica piena evitando quindi tale imbarazzante e fastidioso disconfort.
In questo modo l’accuratezza diagnostica è assai più elevata, sia per la diagnosi di patologie dell’utero che delle ovaie (es.: cisti, fibromi, polipi). E’ un’indagine importantissima nelle donne in menopausa per la prevenzione dei tumori dell’endometrio e delle ovaie o come follow up post neoplasie ginecologiche..

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